domenica 15 febbraio 2015

Parlano di me su Zankyou

Non per tirarmela ma... Guardate cosa mi è arrivato qualche giorno fa: un vero e proprio attestato di stima, evviva! Il duro lavoro alla fine premia sempre ;)


E comunque quelli di Zankyou sono dei grandi, e non lo dico solo perché mi stanno facendo un'ottima pubblicità, ma proprio per la professionalità e l'alto livello qualitativo del loro magazine online.
Se state per sposarvi e avete bisogno di consigli davvero affidabili e di una fonte preziosa di ispirazione per il vostro matrimonio, non perdetevi questo sito, che offre molto di più di un semplice elenco degli operatori del settore. Prevedo cose ancora più grandi per loro nel prossimo futuro, sono sicura che ne vedremo delle belle!
E poi qui trovate uno degli articoli del mag che parlano, tra l'altro, anche di me.
Grazie Zankyou e grazie a tutte voi donzelle che vorrete leggere l'articolo e curiosare in giro per il sito :)
Bisous e buona serata!

venerdì 13 febbraio 2015

Un make-up da regina: Cleopatra style

Nel mio post su Cleopatra (ormai risalente a 3 mesi fa, sigh), concludevo commentando che il make-up look di Cleopatra mi sembrava un tantino, come dire, azzardato per i nostri giorni. 
Come fare allora per renderlo portabile e à la page, magari per sentirci un po' regine in occasione di una serata speciale o un evento? 
Innanzitutto, partiamo dai prodotti. Ecco allora quelli che secondo me sono i principali must per ricreare il look "Cleo". Vi propongo anche qualche marca a cui far riferimento, prodotti da me personalmente testati, che mi sono piaciuti particolarmente per resa e durata:
  1. il khôl, il mitico khol (o kajal che dir si voglia). La tipologia che mi sento di consigliarvi di più è sicuramente quella in matita, quella a cui siamo più abituate noi ragazze moderne occidentali e anche quella che, debitamente appuntita, consente di conservare un buon livello di definizione del tratto. La cosa bella del khol è che si può mettere anche nella rima interna senza dare alcun tipo di problema e senza spostarsi, perché ha una consistenza oleosa ed è specificatamente formulato per questo utilizzo. Per questo look in particolare vi consiglio i seguenti due prodotti, entrambi validissimi come forse avrete già avuto modo di verificare:

    - Rimmel Scandaleyes Waterproof Khol Kajal colore Black, per il buon rapporto qualità prezzo


    oppure

    - Collistar Matita Kajal nera, perché è una matita classica, che diventa davvero acuminata quando la si tempera bene

  1. ombretto dorato, un must per conferire regalità al look. Di ombretti dorati ne esistono un'infinità. Quello più adatto a un look tipo Cleopatra è sicuramente in un colore sfacciato e intenso, con una texture piena e cremosa. Uno che mi piace molto è Pupa Vamp Cream Eyeshadow n. 101 Gold Fever ma anche, ancora più intenso, D410 Gold Nugget o Pepite d'Or Artist Shadow di MUFE, dalla consistenza in polvere




  1. ombretto blu, possibilmente in una tonalità non troppo accesa, ma magari con una texture metallica, ideale per la sera, come per esempio l'incantevole Moonshadow di Urban Decay (lo trovate nella palette Shadow Box)




Tutti gli altri prodotti sono relativi, nel senso che non sono certo fondotinta, cipria o una terra particolare a definire un make-up look da Cleopatra. Io comunque prenderei in considerazione l'uso di un bel prodotto per dare luminosità naturale alla pelle, come per esempio la Strobe Liquid Lotion di MAC (ma solo se non avete pelle particolarmente grassa e pori dilatati)



Ok, a questo punto vi mostro la mia versione molto, molto personale di "make-up Cleopatra", una versione sicuramente adatta ad essere portata con disinvoltura in una serata speciale (senza prima doversi calare un chupito insomma :D).






Cosa ne pensate amici? Attendo commenti! E vi prometto che il prossimo post non si farà attendere così tanto (sto cercando casa e sto lavorando tanto, ma amo davvero questo spazio tutto per me <3). Bisous!



sabato 3 gennaio 2015

Dimenticavo...

Prima di farmi vedere truccata (eh già perché molto molto presto avverrà), ho pensato che voi che mi state seguendo forse sarete curiosi di sapere prima di tutto come sono io davvero, al netto di fondotinta, mascara e altri belletti. Ebbene, eccomi qui: questa sono io senza trucco... E senza inganno :D
E voglio iniziare il nuovo anno ricordando il grande Aucoin con una sua splendida e verissima frase:
"Nessun trucco è in grado di mascherare un animo meschino".
Un fantastico 2015 a tutti!

domenica 16 novembre 2014

A proposito di icone: Cleopatra

Sono diverse le donne che hanno segnato la storia con la loro bellezza, il loro fascino e il loro stile unico, ispirando milioni di persone nel mondo e restando nell'immaginario collettivo a volte addirittura per secoli. 
Come truccatrice, mi capita ovviamente molto spesso di rivolgere il pensiero a queste figure immortali che accendono la mia creatività e guidano il mio lavoro quotidiano e la mia mano.
Ho deciso così di creare una serie di post sulle icone più significative del mondo della bellezza e della moda e, volendo seguire un ordine cronologico, va da sé che iniziamo con Cleopatra.
L'ammaliante regina egizia, è stata certamente una delle donne più affascinanti del mondo antico, sorprendentemente non tanto per la sua bellezza, che a detta degli storici non sarebbe stata poi così eccezionale (naso aquilino e tratti molto marcati), quanto per la sua cultura poliedrica, la sua astuzia e la sua caparbietà. Queste qualità le permisero di ottenere un potere inimmaginabile per una donna dell'epoca e di raggiungere, prima della notissima fine, molti grandi traguardi, per sé, per i suoi figli e per l'Egitto intero.
Il suo trucco, decisamente esotico dal punto di vista delle donne con cui venne a contatto durante la sua permanenza a Roma, ha però caratterizzato in modo molto importante il suo personaggio.
Cleopatra per truccarsi usava la pasta di malachite verde brillante lungo la rima ciliare inferiore; sulla palpebra superiore metteva un ombretto blu scuro ottenuto dal lapislazzulo e arricchito da pagliuzze dorate di pirite; scuriva le sue sopracciglia e allungava le ciglia con il kohl. Infine, per le labbra e gli zigomi, usava un rosso ottenuto dall'ocra.
Ciò detto, il suo trucco poi diventato iconico è in realtà quello proposto nel film Cleopatra di Mankiewicz, quello per intenderci indossato dalla favolosa Liz Taylor: un make-up a tutta palpebra nei toni dell'azzurro, dalle linee grafiche, nette, senza sfumatura e con la tipica coda lunga e marcata. Un risultato che, naturalmente, ha risentito anche degli influssi del trucco anni Sessanta in cui il film è stato girato.
Ma voi vi trucchereste come Cleopatra per uscire la sera? Io lo farei solo prima dei 30... E forse anche dopo un chupito :D


martedì 4 novembre 2014

"Truccami come Marylin"

Dietro il lavoro del make-up artist, c'è uno studio davvero approfondito.
Vi faccio un esempio facile: una cliente va dal suo truccatore e gli chiede un make-up look raffinato ed elegante. Cosa succede da quel momento? Sostanzialmente, il buon truccatore dovrà:

1) essere consapevole di cosa viene in mente al giorno d'oggi alla maggior parte della gente quando pensa al concetto di "raffinatezza", in pratica: saper decodificare correttamente il desiderio. Un trucco riuscito, infatti, disegna sul volto di una persona un'immagine coerente, quasi riconoscibile, a volte addirittura iconica;
2) riprodurre quel concetto reinventandolo, perché si adatti alle caratteristiche del viso e della personalità intera che sta truccando (enfatizzando entrambi).


Per far questo è davvero importante che un truccatore:

  • conosca i principali stili di trucco che hanno attraversato la storia del costume e gli elementi che li contraddistinguono
  • conosca più in generale il costume, la moda e abbia il cosiddetto "sense of style"
  • sia un bravo psicologo
  • sia dotato di una manualità sicura e impeccabile che gli consenta di spaziare nel ventaglio dei differenti stili, mantenendo sempre un risultato professionale
  • conosca le tecniche che consentono di trasformare il volto nella direzione voluta, riconoscendone (quelli che convenzionalmente definiamo) i difetti e sapendo cosa "farsene".
 
 Insomma, un truccatore è davvero un artigiano della bellezza. A volte addirittura un artista! (anche se adesso ci facciamo chiamare tutti così :D)



Marylin Monroe. Il suo è uno dei makeup più imitati di sempre.

venerdì 24 ottobre 2014

Quel tocco di classe

Il trucco è creatività, verissimo. Ci sono però molte occasioni che quasi ci obbligano ad avere un' immagine determinata, verrebbe quasi da dire predefinita. Pensiamo a una serata a teatro, a una cerimonia etc. Siamo pur sempre degli animali sociali, che amano i rituali e anche le convenzioni (eeeeh già!). Anche il trucco, come tutte le altre forme di comunicazione non verbale, in qualche misura influenza aspetti come la riconoscibilità del proprio status, la propria desiderabilità, l'accettazione sociale etc.

È evidente che una cosa è truccarsi per uscire di casa, una cosa è il make-up artistico o quello che vediamo nelle campagne pubblicitarie o sulle copertine dei magazine. Si tratta di tipologie di trucco che hanno obiettivi di comunicazione diversi e per una "comune mortale" (ma a volte anche per le celebs e per qualche truccatore) è difficile capire cosa sia davvero adeguato e cosa no al proprio viso, alla propria immagine e all'occasione specifica...

 Uno degli aspetti più delicati del trucco è riconoscere l'appropriatezza di certi colori, di certe texture, di certe linee al nostro viso e, più in generale, a noi stessi. Il rischio di un risultato pacchiano o fuori luogo è sempre dietro l'angolo. Il problema è che proprio per questo, molte di noi tendono a mantenere un "basso profilo", usando sempre le stesse nuance, gli stessi prodotti, le stesse rassicuranti routine. La maggior parte delle donne usa il trucco in modo protettivo (voglio correggermi, nascondere i difetti etc). Difficilmente una non addetta ai lavori riesce ad osare davvero mantenendo il bon goût.

Un bravo truccatore, invece, è in grado di farci restare impalate davanti allo specchio chiedendoci: "Sono proprio io quella lì?" e allo stesso tempo farci sentire sicure di come appariamo e che quello che stiamo indossando sia un look adeguato alla situazione specifica.
Vi è mai capitato di provare la differenza?

Allo specchio. Model: Fiorenza Pollice MUA: Marina Ferro



martedì 21 ottobre 2014

Make Up Art comes from the Heart

L'altra volta dicevo che questo blog parla del "trucco secondo me". Che cosa intendevo esattamente?
Be', in pratica, che nulla o quasi di quello che scriverò o presenterò va inteso come un must, un "questa cosa si fa così", ma solo come una mia interpretazione, un'espressione del mio gusto. E a mio parere è inevitabile che sia così perché il trucco è, prima di tutto, creatività, quindi libertà.
Io, per esempio, mi sento più una truccatrice "in black and white": non do tanta importanza ai colori quanta ne do alle profondità, ai volumi, alle geometrie. Estremizzando molto, la mia donna potrebbe essere truccata anche solo con marroni, beige e neri, perché per me è più importante tirare fuori il meglio che un viso può offrire, che "agghindarlo a festa". I colori restano comunque fondamentali e irrinunciabili personaggi del mio lavoro. Del resto è facile constatare quanto, per esempio, il giusto punto di viola possa esaltare degli occhi nocciola o il bordeaux renda magnetici degli occhi verdi. Come la mettiamo poi con i rossetti? Non rinuncerei mai alle mille nuance di rosso esistenti!
Come nella pittura, naturalmente anche nel trucco esistono delle regole: strumenti infallibili da utilizzare se si vogliono raggiungere determinati obiettivi di tipo estetico. Ma anche sotto questo aspetto, i risultati raggiunti cambiano da artista a artista e in ogni caso lo stesso effetto si può ottenere facendo ricorso a molte tecniche alternative. Tra le mani di truccatori diversi, le regole si adattano sempre un po' ;)
Quello che secondo me rende un truccatore davvero unico è la qualità dell'arte che può essere percepita nel suo lavoro, l'espressività della sua "opera" e la riconoscibilità del suo stile.
E a questo punto è necessario dire una cosa: per ottenere questo, divertirsi è fondamentale. 
Sì, avete capito bene, è così. Ripetete in coro anche voi, donne che andate in profumeria e vi incazzate al limite del pianto isterico se non trovare il fondo Estée Lauder che usate da ben dieci anni!
Sia che uno sia un truccatore professionista, sia che uno voglia solo rendersi più presentabile prima di uscire di casa per andare al lavoro, è importante provare piacere e sentire degli stimoli positivi in quello che si sta facendo e anche le novità, i tentativi e le sperimentazioni sono vitali per questo. Insomma, il trucco non può essere soltanto una routine come un'altra.
E voi, vi divertite truccandovi?

Ph: Dmitry Bolotin - MUA: Marina Ferro